Educazione Alimentare a Lanciano
Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento di prevenzione a tutela della salute e dell’armonia fisica. È ormai acclarato che alimentarsi non è soltanto l’espressione del bisogno di nutrirsi, ma anche il risultato di determinanti psicologiche, sociali, culturali, che insieme concorrono a formare l’atteggiamento alimentare di ciascuno. Per questo un’alimentazione corretta non deve solo rispettare le necessità qualitative e quantitative dell’organismo, ma ha bisogno di armonizzarsi con la sfera psicologica e di relazione della persona, anche nel rispetto dell’ambiente in cui questa vive.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e la FAO definiscono l’Educazione Alimentare “(…) il processo informativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari”. A questo proposito la Carta di Ottawa del 1986 incoraggia la “Promozione della Salute”, intesa come quel processo che consente alle persone di acquisire un maggior controllo della propria salute e di fare in modo che essa possa migliorare. Anche l’OMS definisce l’Educazione alla Salute, come “l’opportunità di apprendimento per conoscere meglio la salute e per sviluppare capacità che contribuiscano a preservarla”. Nella pratica quotidiana, come si riconosce un consumatore attento all’Educazione Alimentare?
Cos’è L’Educazione Alimentare
A grandi linee, un consumatore attento all’educazione alimentare è quello che mangia in modo sano e consapevole. L’identikit di tale individuo (che può essere giovane, o di età più avanzata) è il seguente: ha preferenze per alimenti biologici e a km zero, è moderatamente carnivoro e molto pescivoro (con esclusione dei pesci grossi, ad alto rischio di contaminazione da mercurio), sufficientemente frugivoro (detto di chi si ciba esclusivamente di frutta) e crudista. Infine, in questo tipo di individuo l’attenzione all’Educazione Alimentare raggiunge il livello della lettura delle etichette fino all’ultima parola, senza escludere l’interpretazione di tutti i simboli riportati. Pensandoci meglio, molte delle tendenze gastronomiche ultimamente più di moda rispondono a questo tipo di esigenza salutista: la cucina giapponese è per gran parte cruda o è prevista la cottura al vapore, la macrobiotica è ricca di fibre e povera di grassi saturi, i farmer’s market e i gruppi di acquisto solidale incoraggiano il consumo di prodotti naturali. Inoltre, c’è molta più consapevolezza sulle intolleranze alimentari, su come diagnosticarle e tenerle sotto controllo con una dieta adeguata. C’è adesione crescente alle diete vegetariane e vegane, intese anche in senso più ampio come stile di vita ecosostenibile, senza contare la generalizzata attenzione per l’health food. Il punto di partenza verso un’alimentazione sana ed equilibrata è rappresentato dalla Piramide Alimentare. Giochiamo in casa, con un’ulteriore risposta che noi Italiani conosciamo da vicino: la Dieta Mediterranea, che dal 2010 è “Patrimonio immateriale dell’Unesco”. Pare proprio, infatti, che questo regime alimentare abbia effetti benefici non solo sul versante del fisico, ma anche per quanto concerne la salute mentale di chi sceglie di aderirvi. Concludendo, è fondamentale affermare che un’Educazione Alimentare di base è utile a tutti gli interessati alla propria salute, indipendentemente dall’età. Per i più piccoli l’educazione alimentare si rende spesso necessaria per contrastare i messaggi pubblicitari insistenti che li bombardano continuamente. Per i giovani è indispensabile per fare in modo che essi scoprano com’è utile aver cura di sé, affinché non caschino nelle trappole commerciali e mediatiche, sempre più in agguato col passare del tempo. Per gli adulti rappresenta uno strumento utile per migliorare lo stato di benessere e per fare chiarezza in un’epoca buia, in quanto attualmente sull’alimentazione si legge e si sente di tutto…e il contrario di tutto! l’Educazione Alimentare è importantissima anche per chi soffre di disturbi o precise malattie, poiché serve a migliorare tali condizioni cliniche (se non, addirittura, a curarle definitivamente). Infine, per chi ha qualche chilo di troppo, oppure ha un cattivo rapporto con il cibo, è un passaggio indispensabile per acquisire quell’autonomia di gestione che consentirà di mantenere il peso corporeo sotto controllo senza inutili sacrifici, sofferenze e fallimenti.