Misurazione del peso corporeo
II peso corporeo è un indicatore grossolano della composizione corporea e del bilancio energetico di un individuo. Rappresenta la somma di Acqua Corporea Totale (Total Body Water, TBW), Massa Proteica (Protein Mass, PM), Massa Minerale (Mineral Mass, MM), Glicogeno (Glycogen, Gn) e Massa Grassa (Fat Mass, FM). Pertanto, a livello molecolare un cambiamento del peso corporeo può dipendere dalla modificazione di uno o più di questi cinque compartimenti corporei. Poiché la Massa Proteica, il Glicogeno e la Massa Grassa hanno pure un significato energetico, il peso corporeo è anche un indicatore grossolano del bilancio energetico. Se quest’ultimo risulta essere a lungo negativo, tale condizione può causare la contrazione della Massa Proteica, del Glicogeno e della Massa Grassa; qualora, invece, il bilancio energetico fosse a lungo positivo, potrebbe determinarsi l’aumento dei suddetti parametri.
La natura grossolana del peso corporeo come indicatore della composizione corporea e del bilancio energetico deve essere tenuta ben presente, per via della possibilità che Ie modificazioni di un compartimento corporeo in realtà mascherino quelle di un altro compartimento. La presenza di edema può infatti nascondere una perdita di Massa Grassa e di Massa Proteica; invece, la rialimentazione di un paziente malnutrito per difetto può produrre un aumento del suo peso corporeo, dovuto all’espansione di Acqua Extracellulare (Extra Cellular Water, ECW), più che all’incremento di Massa Proteica e di Massa Grassa. Un rapido incremento ponderale (ore o giorni) suggerisce che si è verificato l’innalzamento dell’Acqua Extracellulare (ECW). La comparsa di edema richiede un aumento di Acqua Intracellulare (Intracellulare Water, IW) pari almeno a 2.5-3 l. Un lento aumento di peso corporeo (settimane o mesi) suggerisce, invece, che c’è stata crescita della Massa Grassa (FM). D’altro canto, è sempre necessario interrogarsi sulla natura del calo ponderale di un soggetto sovrappeso sottoposto a trattamento dietetico: la condizione ideaIe è che tale riduzione consista prevalentemente in una perdita di Massa Grassa, con il maggior risparmio possibile di Massa Proteica. Diete fortemente ipocaloriche o sbilanciate possono purtroppo produrre una contrazione di Massa Proteica, iI cui risultato finale sarà la perdita di massa metabolicamente attiva, documentata dalla riduzione di Metabolismo Basale (Basal Energy Expenditure, BEE), o del consumo di O2. II monitoraggio costante del Metabolismo Basale può essere in effetti utilizzato come indicatore della massa metabolicamente attiva del soggetto obeso in trattamento dietetico. Inoltre, prima di prescrivere un trattamento a un paziente sovrappeso che ha seguito nel tempo numerose diete fortemente ipocaloriche o sbilanciate è utile stabilire la sua “dotazione” attuale di massa metabolicamente attiva, attraverso la misurazione del Metabolismo Basale. La calorimetria indiretta è I’unica tecnica suscettibile di applicazione clinica che consenta di seguire nel tempo la massa metabolicamente attiva. Il suo impiego è nettamente superiore a quello di formule predittive, sempre sconsigliabile nel singolo individuo. Le modificazioni del peso corporeo nel corso della vita sono molte e i dati NCHS (National Center for Health Statistics) ne mostrano un incremento progressivo sino alla IV decade nei maschi e sino alia V decade nelle femmine. II peso corporeo viene misurato con l’impiego di una bilancia. Le bilance consigliate sono quella a bascula e quella elettronica (quest’ultima è quella che impiego nel mio studio). Per la misurazione del peso corporeo con la bilancia a bascula, I’operatore si pone di fronte al soggetto da misurare. Quest’ultimo sale sulla bilancia indossando solo la biancheria intima, sistema i piedi al centro della piattaforma di misurazione e distribuisce il peso uniformemente su di essi. Il peso viene approssimato a 0.1 kg. Per la misurazione del peso corporeo nell’infanzia si utilizza I’apposita bilancia costituita da una piattaforma di sostegno e da una barra con pesi mobili. II bambino viene adagiato sulla piattafoma, avendo cura che il suo peso sia uniformemente distribuito su di essa. II peso viene approssimato a 100 g. Nel caso di un soggetto incapace di mantenere la posizione eretta, si potrà utilizzare una bilancia “a sedia” o “a letto”. La misurazione dovrebbe essere effettuata preferibilmente al mattino e a digiuno, perché sono possibili variazioni circadiane di peso corporeo sino a 2 kg nell’adulto e a 1 kg nel bambino.